La Conferenza di Consenso è stata istituita al fine di supportare la pratica clinica riguardo un problema di salute pubblica: il Disturbo Primario di Linguaggio (DPL).
Il DPL è un disturbo evolutivo dall’eziologia sconosciuta. È caratterizzato da un disordine del linguaggio in bambini con uno sviluppo fisico, intellettuale e cognitivo nella norma.
La decima revisione della classificazione internazionale delle malattie (International Classification of Desease-10, ICD-10) definisce i «Disordini evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio» (F80) come “condizioni in cui l’acquisizione delle normali abilità linguistiche è disturbata sin dai primi stadi dello sviluppo”.
In particolare si tende a non considerare più il paradigma di “Ritardo semplice di linguaggio”, spingendo a un’inclusione o meno nell’ambito del “Disturbo Conclamato” dopo i quattro anni di età.
Per molti bambini con DPL i deficit di linguaggio persistono non soltanto nella tarda infanzia ma anche nell’adolescenza e in alcuni casi in età adulta anche se si manifestano in modo diverso con il passare degli anni.
A seconda della fase, in età adolescenziale e adulta, le difficoltà a livello fonologico, lessicale e morfo-sintattico diventano più sfumate mentre risultano compromesse la comprensione a livello pragmatico-inferenziale e la produzione a livello narrativo.
Allo stato attuale vi è un’estrema discrepanza di pensiero sugli indici predittori e di rischio per il DPL, sulla formulazione della diagnosi (Cosa osservare? Come e cosa valutare?), sulla necessità di intervento, le tempistiche e le modalità di erogazione del trattamento.
Questi temi fondamentali, e molto dibattuti, sono discussi nella CC.
Cos’è un problema di salute pubblica?
Una problematica che ha grande peso sulla società.
L’incidenza di DPL è stata recentemente stimata in uno studio finanziato dal National Institutes of Health per il 7,6% tra i bambini di 5 anni.
Il peso deve essere distribuito in modo ineguale, ad esempio alcuni segmenti della popolazione ne sono affetti in modo diverso, non equo.
Gli studi indicano che il DPL si trova raramente in isolamento. Oltre il 75% delle persone colpite soddisfa anche i criteri di compromissione della capacità di leggere e scrivere.
Deve esserci evidenza che con strategie preventive o di intervento si potrebbe ridurre sostanzialmente il peso di tale problematica.
Uno studio ha mostrato che il 70% dei bambini testati all’età di 5 anni e diagnosticati con DPL ha continuato a presentare un basso rendimento linguistico all’età di 18-20 anni.